Che cosa è la dizione?
Una breve definizione sull’Enciclopedia Treccani indica la dizione come la “maniera di pronunciare le parole”, dal latino dictio –onis, derivato di dicĕre (dire).
In senso più ampio, il termine dizione significa “parlare bene”, “dire bene”.
Allo stesso modo in cui la calligrafia -la disciplina che insegna a tracciare una scrittura regolare, elegante e ben comprensibile- permette a chi legge di capire quello che scriviamo, la corretta dizione consente a chi ascolta di comprendere le sillabe e le parole che pronunciamo.
La presentazione di noi stessi passa in gran parte anche attraverso una buona pronuncia e una dizione pulita da inflessioni dialettali, regionalismi e confusione di accenti.
L’italiano è una lingua in evoluzione e nel corso del tempo molte parole cambiano pronuncia, accento. E’ inoltre una lingua che deriva dal volgare fiorentino, e questo ha posto notevoli inconvenienti all’affermarsi della dizione corretta e ha consentito il permanere di pronunce locali differenti.
Avere una dizione corretta ci permette di ottenere una modalità di espressione vocale neutra, priva cioè di inflessioni locali o personali: più la nostra voce è neutra, più chi ci ascolta potrà udire meglio ciò che diciamo, concentrandosi esclusivamente sul messaggio, senza essere distolto da elementi estranei al contenuto.
Quello proposto è un primo approccio rapido, concreto e chiaro per “ripulire” la propria dizione, conoscere i primi meccanismi del linguaggio parlato e acquisire maggiore sicurezza nelle relazioni professionali e private, ottenendo la migliore performance in ogni situazione comunicativa.
Durata: one day (6 ore) in full immersion, percorso proposto in one to one o Team a seconda delle esigenze dei partecipanti.
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